azienda che ha deciso di scende in campo con la Promoball, sostenendone percorso e progetti.

Specializzata in fornitura posa e manutenzione di sistemi di sicurezza e antincendio, di attrezzature specifiche e prodotti professionali a riguardo, si occupa anche di antinfortunistica, per la quale dispone di accessori ed abbigliamento selezionati tra i migliori marchi nazionali ed internazionali, e di soccorso e segnaletica. Per un raggio d’azione ampissimo, e servizi rapidi e puntuali, garantiti mediante i Servizi 24h e Global Service.

Qual è il punto di forza della vostra realtà?
Il punto di forza di Cope sta nella visione della Sicurezza come una vera e propria cultura, non solo nel lavoro e nella tutela della salute e dell’incolumità dei lavoratori ma anche nella cura degli ambienti in cui questi ultimi operano, nell’adozione di misure preventive all’avanguardia, nella partecipazione diretta alla vita del territorio e nella tutela dell’ambiente che ci ospita. Questa concezione è ciò che ci differenzia sia nelle modalità di esecuzione sia in quelle di comunicazione con i nostri clienti e interlocutori in generale.

Così ci occupiamo di Antincendio, Antinfortunistica, Primo soccorso e Segnaletica con la massima consapevolezza e attenzione, mentre ci manteniamo in costante aggiornamento con le normative e le novità europee e promuoviamo attivamente attività e iniziative territoriali a sostegno della società e dell’ambiente.

Gli ultimi anni ci hanno messo di fronte a varie difficoltà, dalla pandemia, ai rincari, alla crisi energetica, lo sport può in qualche modo dare suggerimenti per affrontarli?
Noi crediamo di sì. Praticare uno sport, a qualsiasi livello, significa anche incontrare delle difficoltà ed essere messi di fronte a diversi ostacoli. A volte i fattori sono ambientali, in altri casi dipendono direttamente da te e dalla tua preparazione. Nei momenti di maggiore sfida, lo sport ci insegna a contare sui nostri compagni di squadra e fare tutto quanto è in nostro potere per ottenere i risultati che desideriamo, ricordando che ciò che stiamo vivendo noi lo vivono anche agli altri giocatori e le squadre avversarie. Questa visione può aiutarci a capire che, anche se ciascuno gioca per i propri punti e le proprie vittorie, siamo comunque tutti insieme a coltivare qualcosa di più grande di noi.

Cosa significa per una realtà come la tua sostenere lo sport e perché hai scelto di legare il tuo nome a quello di Promoball?
Sostenere lo sport per Cope significa partecipare attivamente alla vita della società, promuovendo un’attività che contribuisce alla salute e all’evoluzione del tessuto sociale, specialmente per quanto riguarda i giovani. Proteggere i lavoratori e costruire, mattoncino dopo mattoncino, luoghi di lavoro sani e sicuri significa anche proteggere le loro famiglie e permettere loro di continuare a svolgere le attività che più amano. Lo sport è sicuramente una di queste: è un modo di esprimersi, di coltivare talenti e di creare legami, che arricchisce tanto le singole vite di chi lo pratica quanto la vita collettiva della società.

Condividiamo con Promoball l’idea che lo sport possa offrire occasioni di divertimento e crescita a tutti, senza che nessuno si trovi escluso perché meno preparato o più inesperto, e la volontà di coltivare delle reali sinergie tra le diverse realtà del territorio, che così traggono valore le une dalle altre.

Ritieni che ci siano analogie tra lo sport e la pallavolo in particolare, e il mondo del lavoro, che questi settori possano condividere valori, filosofia, obiettivi?
Crediamo che la definizione dei ruoli sia un concetto chiave tanto nella pallavolo quanto nel mondo del lavoro. Una volta compresa a fondo la nostra influenza nella squadra (cioè l’azienda) e nella partita (il mercato), possiamo adoperarci per svolgere al meglio le nostre mansioni e per migliorare sempre di più i risultati che siamo in grado di raggiungere. Come già detto, anche in questo caso è fondamentale ricordarsi che anche le altre squadre funzionano come la nostra, e investono i loro sforzi e il loro impegno nel raggiungimento di obiettivi simili ai nostri. Ciò fa sì che l’agonismo rimanga sempre sano e orientato agli obiettivi, senza diventare competizione fine a se stessa.